Un grandissimo ritorno: in auge tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, oggi il canneté torna di moda, anche in versione pastello!
Ad appassionarsi per primi al motivo ‘cannettato’ sono stati i Maestri del modernismo Anni ’30-’40. Questa lavorazione ha poi rivestito anche i mobili degli Anni ’50.
Il canneté veste la casa
Il nome, di derivazione pseudo francese, ci ricorda le canne; il suo aspetto è composto da sottili coste in rilievo: stiamo parlando del canneté, tra le tendenze riscoperte nell’arredamento d’interni. Designer e aziende lo propongono anche nei toni pastello, diventando ancora più versatile e alla moda.
Come si ottiene?
I complementi di legno cannettato, così come di altri materiali, sono frutto della fresatura degli stessi; nello specifico, tramite una fresatrice, ne vengono eliminate alcune parti per realizzare le scanalature tipiche del canneté.
Il risultato?
Soluzioni che vivacizzano gli ambienti e catturano l’attenzione, grazie agli accattivanti giochi di luce e colore che le contraddistinguono.
Il canneté rinnova il look delle pareti
Un po’ come quando decidiamo di cambiare look con un nuovo taglio di capelli, uno dei primi modi per rinnovare gli spazi domestici è quello di partire dalle pareti.
Flow, la collezione di carte da parati proposta da DeSign, è perfetta per tale scopo. A caratterizzarla, una superficie testurizzata da bande verticali che danno vita a un flusso morbido, quasi ipnotizzante, che si adatta a tutte le esigenze.
La larghezza dei listelli e i colori possono essere personalizzati in base alle richieste, diventando la protagonista di una parete nella zona living o di quella dietro al letto.
Non solo estetica: la boiserie Modulor di Rimadesio, con finitura noce Sahara, si trasforma in un elegante complemento multifunzione.
Il sistema è dotato di mensole di alluminio, ideali per ospitare libri e riviste, e dalla madia di vetro che si contraddistingue per il meccanismo di apertura a gas, pratico e silenzioso.
Il rivestimento su misura della parete dialoga quindi con gli elementi sospesi, così come con le porte a battente e l’illuminazione a led, dando vita a una soluzione visiva di grande impatto.
Complementi canneté nella zona living
Il canneté vi piace, ma preferite qualcosa di meno invasivo? Basta un solo complemento d’arredo per regalare un nuovo aspetto agli ambienti, soprattutto quando ci sono pareti o angoli di una stanza da personalizzare.
È il caso di un living open space che per sua natura ospita diverse zone da rendere identificabili a colpo d’occhio.
Delimitate l’home office con la libreria Academy di Oasis Company.
La struttura di metallo, con finitura oro antico o bronzo, può essere personalizzata, in base ai propri gusti, con ripiani e pannelli cannettati disponibili in un’ampia varietà di colori; da quelli neutri (avorio, perla, tortora) a quelli più decisi (malva, cobalto, rosso carminio).
Il movimento cannettato in cucina
La cucina, si sa, è il cuore pulsante di ogni abitazione. Volete che lo sia ancora di più?
Se lo spazio a vostra disposizione lo consente, l’isola con piano cottura, parte della cucina modulare Lounge di Veneta Cucine non passerà certamente inosservata, grazie alla finitura canneté noce chiaro.
L’obiettivo è quello di rendere questo ambiente funzionale, accogliente ed esteticamente gratificante, trasformandolo nel luogo prediletto del piacere condiviso.
Gli elementi chiave sono: da una parte, i volumi aumentati mediante una maggiore capacità contenitiva di basi e colonne, dall’altra, un’estetica più contemporanea e sofisticata, frutto dell’utilizzo di materiali dedicati, proprio come il legno cannettato.
Avete una cucina di piccole dimensioni? Il canneté può diventare protagonista della mise en place con Flight, i bicchieri di vetro borosilicato scanalato a mano di Ferrone.
Dettagli canneté in camera da letto
Dalla zona giorno a quella notte: dettagli canneté possono trovare posto anche in camera da letto.
Ne è la prova Double N19, il comò di legno della collezione Next di Scappini & C.
Il top in vetro laccato, i puntali di ottone e le maniglie con inserto di cuoio gli conferiscono un aspetto retrò, che ben si inserisce in vari stili di arredamento.
A renderlo ancora più versatile e contemporaneo le colorazioni pastello.
Di contro, se preferite un classico dell’arredamento d’interni, Eden-Rock, lo chiffonier di Roche Bobois è quello che fa per voi.
A caratterizzarlo è la struttura in MDF impiallacciato ciliegio, quattro ante scorrevoli e piedini in ciliegio massiccio tinto. La parte terminale dei piedini, le maniglie e i particolari decorativi sono realizzati, invece, in ottone spazzolato. Il top del piano è disponibile in cinque finiture.
Indumenti, elementi tessili, oggetti preziosi potranno essere custoditi con cura dentro questo scri-gno di legno cannettato.
Il canneté conquista il bagno
Infine, il canneté trova posto anche in bagno. La stanza deputata al benessere diventa, infatti, sempre più confortevole e accattivante a colpo d’occhio. Diverse aziende del settore si sono ispirate al motivo cannettato per proporre soluzioni belle da vedere e vivere.
Il rivestimento Rombini Triangle realizzato da Ronan & Erwan Bouroullec per Mutina.
Alle varianti large e small, si aggiunge il nuovo formato extra small e la finitura glossy nei colori bianco, grigio, rosa, verde e castano.
Dai rivestimenti ai sanitari: il canneté è protagonista di Flumood, il lavabo che Paolo Ulian ha pensato per Antonio Lupi.
Ecologico, compatto e non poroso, con la sua forma innovativa impreziosita dal motivo cannettato, ci ricorda come, in maniera simile al naturale scorrere dell’acqua, il canneté è capace di rega-lare lo stesso dolce movimento visivo ai complementi d’arredo, ieri come oggi.
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